Le diramazioni

Le diramazioni di collegamento raccolgono l’acqua reflua dalle varie tubazioni singole e la portano alla sezione succes-

siva (ad es. una colonna). Anche in questo caso si applicano le restrizioni di carico. Pertanto, le diramazioni ventilate

presentano prestazioni notevolmente migliori rispetto a quelle non ventilate.

Le dimensioni delle diramazioni vengono stabilite aggiungendo le unità di scarico (DU) della sezione corrispondente alla

diramazione di collegamento (DU), usando le tabelle 5+6, considerando il coefficiente di frequenza K corrispondente.

Si applica anche quanto segue:

• Pendenza minimal J= 1cm/m.

• Il totale delle Unità di Scarico non deve superare ∑DU = 16.

• È necessario rispettare le restrizioni per le diramazioni ventilate/non ventilate.

• Allo stesso tempo, è necessario fare una distinzione tra tubazioni ventilate e non ventilate quando si svolge il calcolo

dimensionale.

• I calcoli dimensionali si basano sulla formula di Prandtl-Colebrook.

Limiti di applicazione per diramazioni non ventilate

Diametro Nominale

Diametro

DN

interno

mm

Massima lungheza

tubazione

M

Numero massimo

di cambi di

direzione (90°)

Massimo

dislivello

%

Pendenza minima

M

50

44

4.0

56

49

4.0

70

68

4.0

80

75

10.0

90

79

10.0

100

96

10.0

3

1.

0

1

3

1.

0

1

3

1.

0

1

3

1.0

1

3

1.0

1

3

1.0

1

Tabella 7: Limiti di applicazione per diramazioni non ventilate conformemente al DIN 1986-100 ed UNI EN 12056.

Limiti di applicazione per diramazioni ventilate.

Lunghezza massima

tubazione

m

10.0

Numero massimo di cambi di direzione (90°)

Nessun limite

Massimo dislivello

M

3.0

Pendenza minima

%

0.5

Tabella 8: Limiti di applicazione per diramazioni ventilate conformemente al UNI EN 12056-2, Tabella 8.

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