Il collettore di scarico è composto da tubazioni orizzontali che
raccolgono le acque di scarico provenienti da una o pi
ù colonne,
per convogliarle all’esterno dell’edificio verso la rete fognaria. Tale
tubazione è generalmente installata a vista (a soffitto dei piani inter-
rati) oppure interrata.
Il percorso delle tubazioni deve essere il pi
ù rettilineo possibile e
gli spostamenti devono essere eseguiti ad ampio raggio evitando
angoli di 90°.
Cambiamenti di diametro possono essere realizzati tramite ridu-
zioni eccentriche, tenendo presente che l‘asse a cui fare riferi-
mento è sempre la generatrice superiore delle tubazioni. In questa
maniera le riduzioni non ostacolano il normale deflusso delle acque
e contribuiscono a garantire un‘adeguata pendenza del tratto di
tubazione interessato.
Per la pulizia della rete di scarico è buona norma posizionare ad
ogni base di colonna e in zone accessibili all’operatore un’ispe-
zione.
Le ispezioni sono raccordi a tenuta stagna con possibilità, in caso
di necessità, di essere aperti per favorire l’accesso alla rimozione
di eventuali blocchi.
Il diametro dell’ispezione deve essere uguale a quello del tubo
fino al diam. 110 mm. Per i tubi con diametri maggiori l’ispezione
mantiene un’apertura di 110 mm.
Il diametro può essere uguale o superiore a quello delle colonne
di scarico.
Le pendenze consigliate sono comprese tra 0,5% e 5%. In ogni
caso, dato che i collettori sono generalmente la parte dell‘impianto
con maggiore sviluppo lineare, è preferibile adottare una pendenza
ottimale del 2%, in maniera da facilitare l’azione autopulente del
flusso.
Questa minima pendenza serve a garantire una velocità del flusso
di scarico di almeno 0,5 mt/sec, in maniera da evitare la separa-
zione tra la parte liquida e quella solida con conseguente deposito
di quest‘ultima.
I raccordi di ispezione devono essere installati nelle seguenti posizioni:
ad ogni cambio di direzione con angolo superiore a 45°;
alla base di ogni colonna;
ad ogni confluenza di due o più diramazioni;
ogni 15 metri di percorso lineare;
al termine della rete interna di scarico mediante un sifone ispe-
zionabile denominato sifone Firenze
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