208
Sistemi di Scarico Catalogo tecnico
Tel. +39 0425 758811 | Fax +39 0425 756052
Innesto nel collettore di scarico: quando si hanno più colonne
che si innestano nello stesso collettore di scarico, anche in questo
caso dev’essere adottata la conformazione ottimale per ciascun
piede di colonna. Gli obiettivi da tenere in considerazione sono
sempre gli stessi: favorire il normale deflusso dell’acqua (cercando
di evitare scorrimenti contrari), cercare di limitare l’onda di ritorno
pressione e ridurre al minimo la rumorosit
à. Nell’esaminare gli
esempi seguenti bisogna anche tenere in considerazione che
esiste una distanza minima (*) da rispettare tra un innesto e quello
adiacente. Tale distanza dipende dall’altezza della colonna e dal
tipo di ventilazione, ma comunque non può mai essere inferiore ad
una lunghezza pari a 10 volte il diametro.
Caso A) – L’innesto di una colonna in un tratto intermedio di un
collettore di scarico è realizzato con una curva a 45°, un tratto
rettilineo di lunghezza pari a due diametri ed una braga a 45°.
Con questi accorgimenti si riesce a centrare tutti e tre gli obiettivi
sopra menzionati.
Caso B) – L’innesto è realizzato con una semplice braga a
squadra. Questa soluzione è assolutamente da evitare, non
riuscendo a limitare nessuno dei tre possibili inconvenienti:
deflusso contrario, chiusura immediata della sezione del tubo con
aumento dell’onda di rimbalzo pressione, estrema rumorosità.
Caso C) – Il collettore di scarico inizia con il piede di colonna. La
soluzione ottimale è rappresentata dall’utilizzo di due curve a 45°
e un tratto rettilineo interposto di lunghezza pari ad almeno due
diametri.
In caso di spazio limitato, si possono installare due curve a 45°
(tenendo presente che non è la soluzione ottimale).
Formazione di schiume: le deviazioni di colonna, il piede di
colonna e l’innesto nel collettore di scarico, sono esattamente le
zone dell’impianto dove è più probabile la formazione di schiume.
In queste zone il flusso impatta con le pareti delle tubazioni,
generando la chiusura parziale o totale della sezione. Se l’acqua
contiene sostanze detergenti (si pensi a tutti i prodotti che utiliz-
ziamo per pulizie domestiche, igiene personale, lavaggio indu-
menti, lavaggio stoviglie, ecc...), il flusso turbolento determina la
formazione di schiume. Queste ultime, hanno la tendenza a risalire
la colonna per penetrare nelle diramazioni di scarico più vicine. In
casi estremi sono possibili rigurgiti di schiuma attraverso i sifoni
degli apparecchi utilizzatori. Questo è un ulteriore motivo, oltre
all’onda di rimbalzo pressione, per cui bisogna evitare l’innesto
diretto di una diramazione di scarico nelle vicinanze di queste zone
a rischio.