Layout delle diramazioni di scarico: nel progettare il layout di

una diramazione di scarico possiamo fare riferimento ad alcune

regole fondamentali.

Innanzitutto il tracciato dev’essere impostato secondo delle

direzioni ortogonali o a 45°. Si consiglia di ridurre al minimo i

cambi di direzione, e comunque se necessari di eseguirli con

curve ad ampio raggio, così da evitare rallentamenti di flusso.

L‘innesto di più scarichi alla dorsale delle diramazioni deve

avvenire evitando angoli a 90°.

Ricordiamo che, se vogliamo evitare la ventilazione secondaria,

la lunghezza massima di una diramazione è di 4 mt o 10 mt

(rispettivamente con colonna unica o colonne separate per

acque nere e acque grigie). Questo significa che, una volta

stabilita la posizione degli apparecchi utilizzatori, la colonna di

scarico dev’essere posizionata in maniera tale da assicurare

tale distanza massima rispetto a ciascun apparecchio. Inoltre,

per quanto riguarda la posizione della colonna, bisogna assi-

curare la minima distanza tra questa e il water (non dimentichia-

mo che le acque di scarico di questo apparecchio sono quelle

che contengono più residui solidi ed un percorso troppo lungo

faciliterebbe depositi e possibili ostruzioni).

Una volta stabilita la posizione della colonna e il percorso della

diramazione da questa al water, si tratta di studiare il tracciato

più breve e più razionale per collegare gli altri apparecchi, con

l’accorgimento di ridurre al minimo le interferenze in caso di

scarico contemporaneo di più apparecchi, compatibilmente

con i vincoli planimetrici.

Analizzando le immagini seguenti, si riesce a capire meglio i

concetti sopra esposti.

Soluzione A) – La colonna di scarico è posizionata sulla parete

opposta rispetto a quella di installazione del water, il che determina

un percorso eccessivo per quest’apparecchio (2,5 mt). La scelta di

ricorrere all’asse di collegamento “colonna-water” come direttrice

principale per la schematizzazione dell’impianto non è sicuramente

ottimale in quanto comporta maggiori lunghezze di collegamento

dei vari apparecchi. Allacciare il lavabo tramite una braga a 90°

è assolutamente da evitare: il flusso di scarico di quest’apparec-

chio non è certamente agevolato e in caso di contemporaneità di

scarico con la vasca i due flussi si contrastano.

Soluzione B) – Mantenendo la colonna sulla parete opposta a

quella di installazione del water, l’adozione di direttrici a 90° e a 45°

consente di ottenere un layout più funzionale. Rimane comunque

il problema dell’eccessiva lunghezza di allacciamento per il water,

con rischio di depositi e intasamenti.

Soluzione C) – La colonna è correttamente posizionata nelle vici-

nanze del water . L’utilizzo di assi ortogonali e a 45° permette di

ridurre al minimo le lunghezze di allacciamento (non c’è bisogno di

ventilazione secondaria perché nessun apparecchio supera i 4 mt)

e consente di ottenere un layout razionale e di facile installazione.

Il numero di componenti è ridotto al minimo e di conseguenza

anche il costo dell’impianto.

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