lazione, ed a valle direttamente sul collettore in una zona neutra,

almeno ad una distanza di 2 metri dal piede di colonna.

L‘impianto risulta così suddiviso in due parti, una relativa alla confi-

gurazione di allacciamenti a 2 piani, l‘altra alla configurazione con

allacciamenti da 3 a 5 piani (vedi schema sotto).

Non è opportuno eseguire circumventilazioni per più di 2-3 piani,

poichè la zona di pressione coinvolgerebbe un‘altezza maggiore

di 5 mt. In tal caso è necessario allacciare gli apparecchi sanitari

del piano terra al collettore di circumventilazione ad una distanza

superiore al metro dal piede di colonna.

Per allacciamenti al piano, superiori a 5-7, raccomandiamo di

adottare una configurazione a ventilazione parallela diretta o l‘in-

stallazioni di braghe miscelatrici.

Gli impianti a ventilazione primaria oltre 5 piani allacciati:

quando la distanza tra il punto di scarico più alto e quello più basso

è superiore a 12 mt. In tale configurazione si genera una zona di

pressione alla base della colonna di scarico che interessa un’al-

tezza di circa 5 mt.

La zona di pressione coinvolge parzialmente anche il collettore di

scarico, per una distanza dal piede di colonna di circa 2 mt. Anche

in questo caso bisogna evitare di allacciare apparecchi sanitari in

corrispondenza della zona di pressione, perché potrebbero essere

soggetti al sifonaggio per compressione. Pertanto una possibile

soluzione è l‘allacciamento dei piani interessati alla zona di pres-

sione ad una colonna parallela a quella principale di scarico ad

essa connessa a monte della zona di pressione per la sua ventila-

zione (questo tipo di collegamento prende il nome di circumventi-

LIMITE OLTRE CUI E‘ CONSIGLIABILE

ADOTTARE LA BRAGA MISCELATRICE O

I SISTEMI A VENTILAZIONE PARALLELA

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