Il pistone idraulico scendendo lungo la colonna di scarico, diminu-
isce la zona di pressione positiva ed aumenta la zona di depres-
sione o risucchio. Pertanto, in una colonna di scarico, si genera
ad ogni utilizzo una variazione continua della pressione dell’aria
interna. Forti variazioni di pressione possono provocare variazioni
del livello della guardia idraulica dei sifoni allacciati alla colonna,
tale fenomeno è chiamato “Sifonaggio”.
Sifonaggio: variazione di livello dell’acqua, che funge da tappo
idraulico nel sifone, causata dai cambiamenti di pressione che
avvengono all’interno della colonna di scarico.
Sifonaggio per compressio-
ne:l’acqua nel sifone viene spinta verso
l’alto a causa di una pressione positiva
generata dall’aria e al passaggio del
flusso, parte del volume d’acqua del
sifone è ceduto allo scarico, perdendo
l’efficacia del sifone.
Sifonaggio per aspirazione: l’acqua
nel sifone viene risucchiata all‘interno
del sistema di scarico a causa di una
pressione negativa.
Autosifonaggio: svuotamento parziale o totale di un sifone,
provocato dallo scarico dello stesso apparecchio sanitario, la
rimozione del tappo idraulico causa la fuoriuscita di aria maleodo-
rante dal sistema di scarico.
Ci sono tre possibili cause che possono determinarlo:
Inadeguata “profondità della tenuta idraulica”. Le norme vigenti
(UNI EN 12056) prescrivono una profondità minima di 50 mm
(fino a 75 mm, in base al tipo di apparecchio sanitario).
Eccessiva distanza tra l’apparecchio di scarico e la colonna
di scarico. Le norme vigenti (UNI EN 12056) impongono una
distanza massima pari a 4 mt, superati i quali è necessario
ventilare anche la diramazione di scarico.
Eccessivo grado di riempimento della diramazione di scarico a
seguito di un errato dimensionamento. Se si adottano sistemi di
scarico II o III, il rischio maggiore è proprio l’autosifonaggio.
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