2.6. Configurazione dei Sistemi di scarico

ai sensi della Norma EN 12056-2

Grado di riempimento delle tubazioni e tipologie di sistemi

di scarico

La prima parte di un impianto di scarico, cioè la cosiddetta dira-

mazione di scarico, può essere dimensionata in maniera diversa

(con sezione più o meno grande) in base al grado di riempimento

adottato. Il grado di riempimento di una tubazione è il rapporto

tra l’altezza del flusso di scarico (h) e il diametro interno (di).

Pertanto, in base al parziale o totale riempimento della diramazione

di scarico (di cui si tiene conto in fase di dimensionamento), la

normativa vigente (UNI EN 12056) individua quattro tipologie di

sistemi di scarico:

SISTEMA I: prevede un’unica colonna di scarico (acque nere e

grigie) a cui sono allacciate le diramazioni dimensionate con un

grado di riempimento pari a 0,5 (50% della sezione disponibile).

SISTEMA II: prevede un’unica colonna di scarico (acque nere e

grigie) a cui sono allacciate le diramazioni dimensionate con un

grado di riempimento pari a 0,7 (70% della sezione disponibile).

SISTEMA III: prevede un’unica colonna di scarico (acque nere

e grigie) a cui sono allacciate le diramazioni dimensionate con un

grado di riempimento pari a 1 (100% della sezione disponibile).

Contrariamente a quello che si può pensare, passare da un

Sistema di scarico I, ad un Sistema II, ad un Sistema III, significa

adottare in fase progettuale delle sezioni sempre più ridotte: il

flusso di scarico rimane identico (cioè quello massimo previsto per

gli apparecchi allacciati) e va ad occupare una percentuale sempre

più ampia della sezione della tubazione. I tre sistemi sopra elencati

prevedono un’unica colonna di scarico, dove sono convogliate sia

le acque nere che le acque grigie. Se in fase progettuale si adot-

tano colonne separate per le acque nere (wc, turche, orinatoi) e le

acque grigie (tutti gli altri utilizzatori), allora è necessario prevedere

un Sistema di scarico IV.

SISTEMA IV : può coincidere con uno dei sistemi sopra elencati (I,

II, III) ma le colonne di scarico sono sempre doppie, cioè una per le

acque nere ed una per le acque grigie.

A parità di portata di scarico, il Sistema II ed il Sistema III preve-

dono diramazioni di scarico a sezione più piccola rispetto al

Sistema I. E’ evidente che aumenta notevolmente il rischio di auto-

sifonaggio a meno che non si ricorra ad un sistema di ventilazione

che coinvolga anche le diramazioni di scarico.

E’ significativo, il fatto che esistono alcuni paesi all’interno della

Comunità Europea (Germania, Svizzera, Irlanda) che nel recepi-

mento della norma EN 12056 hanno deciso di adottare come

unico sistema di scarico il Sistema I, a riprova che quest’ultimo è

quello più “affidabile” dal punto di vista progettuale.

In ogni caso, qualunque sistema di scarico decidiamo di adottare,

ricordiamo sempre che la prescrizione del grado di riempimento

massimo da adottare (50% - 70% - 100%) riguarda unicamente le

diramazioni e non le colonne, né tantomeno i collettori.

In relazione alla scelta di un sistema di scarico IV, possiamo dire

che l’adozione di colonne separate, cioè una colonna distinta

per le acque nere ed una seconda colonna per le acque grigie,

comporta necessariamente un maggiore costo dell’impianto.

Tuttavia, alcuni Regolamenti Edilizi comunali impongono tale

separazione allo scopo di limitare i costi di depurazione alle sole

acque nere, ottimizzando gli oneri e la gestione delle acque grigie.

Pertanto, prima di procedere con la progettazione di un sistema

di scarico, è opportuno conoscere non solo le norme in vigore ma

anche le prescrizioni del Regolamento Edilizio di pertinenza.

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