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IMPIANTI BIOLOGICI A PORTATA COSTANTE

per reflui di autolavaggio

VOCE DI CAPITOLATO

Impianto biologico per reflui di autolavaggio in conformità ai parametri di Tab. 3 All. 5 Parte terza D.Lgs. 152/2006.

Impianto con processo di depurazione biologica a fanghi attivi a biomassa adesa, costituito da n. __ vasche cilindriche

in PRFV (Ø___ H___ / Ø___ H___) con coperture di CLASSE A15 (traffico pedonale) o B125 (traffico carrabile leggero),

ispezionabili. Le vasche saranno realizzate mediante stratificazioni di vetroresina, fasciatura finale con garza, bordo

superiore e fondo rinforzati e accessoriate di tutti i componenti necessari al loro corretto funzionamento. L’impianto,

dimensionato per un consumo idrico di __ litri/d, sarà costituito da cinque fasi di trattamento: dissabbiatura, separazione

di oli con filtri a coalescenza, accumulo/equalizzazione, ossidazione e sedimentazione secondaria/ricircolo fanghi. L’

impianto sarà accessoriato con un sistema di ripartizione di portata brevettato, che consente di accumulare il liquame

in ingresso e dosarlo alle fasi di trattamento successive, per avere adeguati tempi di ritenzione e la totale ossidazione

dell’azoto anche nei momenti di punta di scarico, in cui i consumi di acqua sono elevati e sproporzionati alla capacità

depurativa dell’impianto.

PROCESSO DI TRATTAMENTO

Impianto al servizio di tutti i reflui di autolavaggio. Il processo depurativo prevede una fase di pretrattamenti iniziali

(dissabbiatura e separazione oli non in emulsione) e il dosaggio del refluo al trattamento biologico a fanghi attivi a

biomassa adesa, che trasforma il carico inquinante in sostanze più stabili. Nel processo a biomassa adesa, le colonie

batteriche, che si sviluppano con l’ossigenazione, aderiscono al materiale inerte presente all’interno del comparto di

ossidazione, costituito da corpi sferici di materiale plastico (polipropilene isottattico). Il processo completo di depurazione

è costituito da cinque distinte fasi di trattamento.

1° Fase

DISSABBIATURA

4° Fase

OSSIDAZIONE

Limita la presenza di corpi solidi

in sospensione con diametro

uguale o superiore a 0,2 mm.

L'aerazione e la miscelazione del fango

attivo avvengono mediante

l’insufflazione d’aria attraverso diffusori

a microbolle alimentati da una soffiante.

2° Fase

SEPARATORE OLI

CON FILTRI A COALESCENZA

Separazione degli oli non in

emulsione, per gravità e per

filtrazione a coalescenza.

3° Fase

ACCUMULO/EQUALIZZAZIONE

5° Fase

SEDIMENTAZIONE SECONDARIA/

RICIRCOLO FANGHI

Omogeneizzazione liquami,

sedimentazione dei solidi sospesi

e dosaggio, con pompa

sommersa, di una parte di

liquame al trattamento.

Particolari accorgimenti tecnici

favoriscono

una

perfetta

sedimentazione del fango attivo che

viene poi ricircolato alla fase di

ossidazione per mezzo di uno speciale

air-lift.

LIMITI ASSICURATI ALLO SCARICO

Liquame depurato conforme ai parametri di Tab. 3 (Valori limite di scarico in acque superficiali) All. 5 Parte terza D.Lgs.

152/2006. I limiti sono garantiti con l'impianto in regolare manutenzione periodica, in esercizio continuo e con le

caratteristiche del liquame in ingresso conformi a quelle riportate nei dati di progetto.