La prima domanda che l’interlocutore comune pone quando si
propone un impianto a soffitto è: come fa un impianto a soffitto
a riscaldare un ambiente se l’aria calda tende a stratificarsi nella
parte alta della stanza?
Il primo paragone da fare, è con la primaria fonte di energia: il
sole.
Questo per effetto dell’irraggiamento, trasferisce calore alle
strutture che ci circondano.
Con lo stesso principio, un impianto a soffitto trasferisce calore
alle strutture dell’ambiente, aumentando o diminuendo la tem-
peratura media superficiale, portandola il più vicino possibile
alla temperatura dell’aria.
ll confort ottimale all’interno di una stanza si ottiene nel momen-
to in cui il corpo umano riesce a scambiare calore con le struttu-
re che lo circondano nelle giuste proporzioni:
•
40-45% - IRRAGIAMENTO (dipende dalla temperatura me-
dia delle superfici);
•
15-20% - CONVEZIONE (dipende dalla temperatura dell’aria);
•
0,5-1% - CONDUZIONE (dipende dai punti a contatto con
le strutture);
•
30-40% - EVAPORAZIONE (dipende dall’attività svolta
all’interno del locale).
Come si può notare, garantendo una adeguata temperatura
superficiale alle strutture riesco a garantire un confort ottimale
all’interno della stanza.
Bisogna uscire dal concetto che il caldo in testa non è confor-
tevole: un impianto a soffitto adeguatamente dimensionato non
crea alcuna sensazione di fastidio derivata dal caldo sopra la
testa.
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Sistemi Radianti a Soffitto e Parete – Guida Prodotto
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