Perchè trattare gli impianti di climatizzazione estiva e invernale

PREMESSA

La presente guida sintetica è realizzata al meglio delle nostre attuali conoscenze, e non ha la pretesa di so-

stituirsi alla consultazione delle Leggi e norme in materia, n

é tantomeno alla professionalità degli installatori

o dei termo¬tecnici, ma vuole essere di aiuto alla risoluzione dei problemi inerenti l’impiantistica idraulica ed

alla prevenzione degli stessi, con la scelta dei prodotti e dei servizi di Facot Chemicals la cui gamma, frutto

di oltre 60 anni di esperienza, è attualmente fra le più complete ed esaurienti del settore, nel panorama di

offerta internazionale.

INTRODUZIONE

Il trattamento degli impianti termici ha assunto negli ultimi anni un’importanza fondamentale, tale da essere

considerato dal quadro legislativo – oltre a quello normativo – rendendolo obbligatorio per determinate ap-

plicazioni. Ciò è soprattutto dovuto non solo all’enorme quantità di energia dispersa a causa del cattivo fun-

zionamento degli impianti termici obsoleti o non correttamente manutenuti, ma anche all’impatto ambientale

negativo legato a questi consumi. Il fenomeno è ancora più importante se si considera che le emissioni in

atmosfera sono strettamente correlate sia alla quantità dei gas di scarico emessi, aumentati a causa del calo

di rendimento di un impianto, a sua volta dovuto all’usura ed alla scarsa manutenzione, sia alla qualità dei gas

stessi, che nei casi peggiori possono essere costituiti da elementi fortemente nocivi.

non ci soffermiamo sull’argomento inquinamento (trattato esaurientemente dai vari protocolli internazionali)

ma ci limitiamo a citare le norme Comunitarie europee (di seguito indicate ed alle quali ogni paese si adegua

con Decreti o Leggi nazionali) che hanno il comune intento di limitare i consumi e diffondere la cultura della

corretta manutenzione in un’ottica di risparmio energetico. elenchiamo qui di seguito senza pretesa di citarli

tutti, le principali famiglie dei vari.

TIPI DI IMPIANTO

RISCALDAMENTO (a circuito chiuso o a reintegro), dai più classici con caldaia centraliz¬zata e radiatori, ai

più moderni pavimenti radianti con caldaie a condensazione ad alto rendimento, ai sistemi solari con circola-

zione naturale o forzata.

PRODUZIONE DI VAPORE (sistemi aperti), sono in genere impianti industriali.

REFRIGERAZIONE (in genere a circuito chiuso), con sistemi misti acqua-aria o con scambiatori industriali,

o impianti di raffrescamento a pavimento.

ACQUA CALDA SANITARIA (circuito aperto), con o senza accumulo.

IMPIANTI BITERMICI per acqua calda sanitaria e riscaldamento.

nei primi tre casi i problemi principali sono la corrosione dovuta a vari fenomeni, la formazione di fanghi anche

magnetici, la formazione di alghe e batteri. nel quarto caso il problema principale è la formazione di calcare,

oltre che di ossidi da corrosione. negli impianti bitermici (fra i pi

ù comuni) i problemi si sovrappongono.

SISTEMI IN POMPA DI CALORE

Sono sistemi che trasferiscono energia termica sfruttando il ciclo termodinamico da una sorgente a tempera-

tura più bassa ad una più alta. Le più diffuse di ultima generazione sono:

Polivalenti - producono contemporaneamente o separatamente sia acqua calda che fredda.

Con inverter - sono unità dotate di compressore a giri variabili.

Ad assorbimento - si discostano dalle precedenti per aver bisogno di metano o GPL per funzionare.

Geotermiche - sono unità acqua/acqua in cui si utilizza il terreno come sorgente esterna.

Splitatte con bollitore integrato - sono unità separate, una parte fuori dall’edi

ficio e una parte dentro.

In CO2 - Possono utilizzare come refrigerante l’r744, ossia anidride carbonica (Co

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), e risultano molto effi-

cienti nella produzione di acqua ad elevata temperatura.

Bistadio - realizzate con doppio compressore e con refrigeranti differenti.

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