Quadro normativo di riferimento

Nel 2009 è entrata in vigore la

revisione della normativa UNI

1264, recepimento della norma

Europea EN 1264, che specifi-

ca i requisiti per la progettazio-

ne e la costruzione dei sistemi

radianti alimentati ad acqua per

il riscaldamento e il raffresca-

mento integrati nelle strutture.

La norma è applicabile per edi-

fici residenziali, uffici ed edifici

assimilabili.

La norma è costituita da cinque

parti: la prima fornisce defi-

nizioni e simboli; la seconda

propone un metodo analitico

per la determinazione della

potenza termica per alcune

tipologie di pavimento riscal-

dante e le relative prove; la

terza dà indicazioni riguardanti

il dimensionamento; la quarta

parte si occupa delle modalità

di installazione; la quinta esten-

de i risultati a tutte le superfici

radianti (pareti e soffitti) e al

caso di raffrescamento.

Alla norma UNI EN 1264,

guida del settore radiante,

è stata affiancata la normati-

va UNI EN ISO 11855 (2015)

che sostituisce la UNI EN

15377.

La UNI EN ISO 11855 indi-

ca i metodi per il calcolo e il

dimensionamento degli impianti

radianti ad umido negli edifici.

È costituita da sei parti: la

prima fornisce definizioni,

simboli e criteri di comfort; la

seconda propone un metodo

analitico per la determinazione

della capacità termica e di raf-

frescamento; la terza dà indi-

cazioni riguardanti la progetta-

zione ed il dimensionamento;

la quarta parte si occupa del

dimensionamento e capacità di

raffrescamento dei sistemi

di attivazione termica della

massa (TABS); la quinta parte

si occupa delle modalità di

installazione; la sesta parte di

regolazione.

Principali definizioni

da normativa

Per impianto di riscaldamento a

pavimento si intende l’insieme

di un pavimento riscaldante,

circuiti, collettori e apparecchia-

ture di regolazione.

Temperatura ambiente Θ

i

: è

considerata rappresentativa del

benessere termico ed è utiliz-

zata per il metodo di calcolo

delle emissioni termiche.

Superficie pavimento riscal-

dante: superficie coperta

dall’impianto più metà interasse

(max 15 cm) riferito ai bordi

esterni.

Superficie dell’area periferica

(marginale): parte della super-

ficie riscaldante con una tem-

peratura superficiale più alta.

Si estende per un massimo di

un metro di distanza dalle pare-

ti disperdenti.

È un’area non occupata stabil-

mente.

Superficie occupata: differen-

za tra la superficie riscaldata e

quella periferica.

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