TESORI
Tesori: note sulla collezione | Tesori: notes on the collection
soluzione con decoro usurato, ci consegnano un'idea della ceramica
come materiale astratto, quasi inesistente, che si risolve esso stesso nel
motivo decorativo che lo disegna, in una sorta di rivestimento puro.
Attraverso un paziente lavoro di selezione di motivi geometrici e di
test sulla loro applicabilità alla lastra ceramica, Nunziati va alla ricerca
di un nuovo materiale più che una semplice decorazione, non a caso
esplorando anche la sua dimensione tattile attraverso motivi a scavo e a
rilievo. Il suo “principio del rivestimento” è dunque qualcosa che riguarda
l'essenza della ceramica, piuttosto che la sua immagine: mettere in luce
quella versatilità che, come è noto, ha reso la ceramica un materiale
assoluto, una sorta di cemento che incorpora struttura e finitura in un
ventaglio di applicazioni virtualmente infinito.
Lo dimostra bene il riferimento alla mashrabiya, termine che in
arabo significa luogo in cui si beve e che originariamente identificava
nell'architettura araba quella sorta di verande in cui ci ritrovava per stare
insieme e riposare, e che nel tempo è stato identificato con le grate
lignee con cui tali spazi venivano schermati dal sole. Ispirati proprio dalla
frequentazione del Medio Oriente, i motivi geometrici della mashrabiya
diventano per Nunziati allo stesso tempo la traccia del suo metodo di
lavoro e la forma di quello che di fatto diventa l'elemento principale di
una nuova idea di spazio: un vero e proprio luogo pensato intorno ad una
superficie resistente e accogliente in cui consistenza fisica e decorazione
si sovrappongono fino a confondersi.
58 | 59