Installazione
È consigliabile usare classiche diramazioni anziché col-
lettori per installazioni all’interno di edifici, poiché i primi
sono facili da controllare, riparare e mantenere. Ciò non
si applica a edifici privi di seminterrato. In questi casi, i
collettori di scarico che raggiungono l’esterno dell’edificio
dovrebbero essere i più corti e lineari possibili.
È necessario pianificare attentamente l’installazione di un
sistema a collettori, poiché qualsiasi errore nella fase di
progettazione ed esecuzione sarebbe difficile da correg-
gere in seguito. L’ubicazione del sistema viene determi-
nata dalla disposizione delle colonne, le quali dovrebbero
rendere possibile (se la disposizione del seminterrato lo
consente) qualsiasi posizionamento al di sotto del sof-
fitto del seminterrato, con meno collegamenti possibili ai
collettori.
• I collettori di scarico devono avere almeno DN 100.
• Tutte le braghe utilizzate devono avere un angolo di
45°. Non sono consentite braghe doppie.
• I cambi di direzione dovrebbero essere realizzati usan-
do curve ≤ 45°.
• I cambi di direzione con curve a 45° posizionate fuo-
ri dall’edificio dovrebbero trovarsi in condotti aperti o
chiusi.
• Il diametro di un tubo collettore non deve diminuire lun-
go la sua direzione del flusso.
4.4. Tipologie di ventilazione e terminali di
ventilazione
ll bilanciamento di un sistema di scarico è garantito da un
corretto sistema di ventilazione che favorisce uno scarico
regolare e silenzioso dei vari apparecchi sanitari ed un’i-
donea circolazione e reintegro d’aria.
Pressioni e depressioni eccessive provocano il fenome-
no del sifonaggio, con possibile rimozione della guardia
idraulica dei sifoni e fuoriuscita di aria maleodorante e po-
tenzialmente pericolosa direttamente negli ambienti abi-
tati. Un flusso di scarico risucchia all’interno dell’impianto
un gran quantitativo di aria, da 8 a 15 volte il volume di
acqua scaricata, questo significa che un flusso di sca-
rico determinato da una cassetta di risciacquo (pistone
idraulico pari a 2,5 Lt/sec), richiama e trascina dietro di
sé un volume d’aria da 20 a 37,5 Lt/sec. La portata d’aria
risucchiata dipenderà evidentemente dalla durata dello
scarico e dalla distanza tra pistone idraulico e punto di
ingresso dell’aria.
Per una corretta progettazione di un sistema di scarico
bisogna considerare portate e variazioni di pressione. Tali
variazioni devono essere contenute entro valori ± 250 Pa-
scal fino ad un massimo di ±350 Pascal, al fine di evitare
fenomeni di autosifonaggio.
Tali valori corrispondono rispettivamente a 25 e 35 mm
di colonna d’acqua, cioè esattamente la metà della pro-
fondità di tenuta idraulica dei sifoni. Tutti i sifoni devono
avere un’altezza della tenuta idraulica non inferiore a 50
mm (per sistemi I e II)oppure a 75 mm (per sistemi III).
Possiamo affermare, pertanto, che un sistema di scari-
co progettato correttamente è quello in cui si verifica, al
massimo, lo svuotamento per metà dei sifoni degli appa-
recchi collegati.
Per limitare lo svuotamento dei sifoni è indispensabile ri-
correre ad un adeguato sistema di ventilazione dell’im-
pianto.
La norma UNI EN 12056 prevede diverse configurazioni
di sistemi di ventilazione sia della colonna che delle dira-
mazioni, per soddisfare le innumerevoli esigenze impianti-
stiche possono dare origine a innumerevoli varianti.
36
AS+ - Sistema di scarico insonorizzato
Tel. +39 0425 75 88 11