Jeff Koons nel reparto pittura del suo atelier, dove
sono presenti anche un reparto 2D, 3D e scultura.
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Testo JÖRG ZIMMERMANN
Foto ROBERT FISCHER
Sostenuto da un nastro dorato, pende dal
soffitto un cuore color magenta. Seducente come
un luccicante articolo da regalo, il monumentale
“Hanging Heart” fluttua nello spazio. Irresistibilmente
attraente per la lucida cromia, colossalmente impo-
nente nelle proporzioni. Appare privo di gravità, leggia-
dro, spensierato. Viene voglia di afferrarlo, portarlo
via. Ma attenzione, è arte! Arte? O forse un’opera di
gusto kitsch? Non esiste una risposta univoca in que-
sto caso. L’artista newyorkese Jeff Koons gioca in
maniera raffinata con la nostra percezione. Seppur
altamente idealizzato, il notevole peso dell’ineccepi-
bile cuore tradisce la prima impressione di levità. La
costruzione d’acciaio pesa infatti la bellezza di 1.600
chilogrammi. Solo insostenibile o anche insopporta-
bile? Quando si parla di Jeff Koons, non è mai facile
rispondere a questa domanda.
Jeff Koons. Una figura polarizzante. Con motivi
banali e dimensioni estreme. Nelle opere e sul mer-
cato dell’arte in egual misura. E se alcuni condannano
la sua produzione come terribilmente kitsch, vacua di
contenuti, altri vedono invece dietro a quelle superfici
spesso scintillanti una grandissima arte, carica di
significato. Jeff Koons. Una figura affascinante. Forse
soprattutto perché, nel mondo dell’arte, l’ammirazione
è strettamente legata anche al valore di mercato.
Dopo che, il 12 novembre 2013, il suo “Balloon Dog
(Orange)” è stato battuto al prezzo record di 58,4
milioni di dollari dalla celebre casa d’aste Christie’s
di New York, l’americano è infatti diventato l’artista
vivente più costoso al mondo. Nella classifica mon-
diale di Artfacts, basata sull’effetto e l’influenza
esercitata da un artista nel campo dell’arte e nella
percezione pubblica, nel 2017 Koons occupava la
posizione numero 57. Comunque.
“Balloon Swan” – Jeff Koons è noto in tutto il mondo per
le enormi sculture in acciaio a forma di palloncini sagomati.
Foto: Balloon Swan (Magenta), 2004 – 2011 ©Jeff Koons