Dimensionamento Baxi Hybrid Power
La gestione del sistema in riscaldamento si basa principalmente sulla scelta della sorgente di calore più
efficiente in quel momento, sulla base delle condizioni presenti (temperatura esterna, temperatura di
mandata e potenza richiesta dall’impianto). In una riqualificazione dell’impianto termico il primo aspetto
da valutare è certamente l’uso di una curva climatica per la regolazione della temperatura di mandata in
funzione della temperatura esterna. Questa scelta consente diversi vantaggi:
-aumento dell’efficienza della pompa di calore;
-riduzione delle dispersioni della rete di distribuzione;
-miglioramento del comfort in ambiente (velocità dell’aria ridotta, minor pulviscolo, temperature omogenee,
masse più calde);
Baxi Hybrid Power consente di impostare una curva climatica del sistema ibrido che viene poi condivisa tra
le pompe di calore e le caldaie. L’Hybrid manager consente di impostare diverse pendenze al variare della
temperatura esterna al fine di ottimizzare la caratteristica di ciascun specifico impianto. La corretta scelta
della curva climatica prevede di conoscere la temperatura massima di mandata dell’impianto (es. 65°C) e la
temperatura esterna di progetto (es. -7°C).
°C
100
90
80
70
60
50
40
30
4
3,5
3
2,75
2,5
2,25
0
1
0
0
-1
0
-2
0
-3
0
°C
2
1,75
1,5
1,25
1
0,75
0,5
0,25
2
10
Impianto a bassa temperatura
Nel caso di impianti radianti a bassa temperatura (es. a pavimento), è probabile che la pompa di calore sia
sempre in grado di fornire energia al carico e la caldaia subentra solo in un limitato range per soddisfare
l’eccesso di potenza richiesto. Un sistema di questo tipo consente di ottimizzare l’economia di esercizio
del sistema andando a richiedere energia dalla caldaia solamente durante i periodi più freddi dell’anno e
comunque limitati in termini di consumo energetico complessivo (vedere gli esempi a seguire). Inoltre,
l’abbinamento con caldaia permette di installare una pompa di calore di potenza inferiore, con conseguente
riduzione dell’investimento.
L’esempio qui di seguito riporta l’analisi di efficientamento energetico di una palazzina situata nella pianura
padana con 15 appartamenti abitati da 35 persone. L’edificio, costruito nei primi anni 2000 dispone di un
impianto radiante a bassa temperatura (<45°C) con una potenza di progetto di 100 kW a -7°C soddisfatta
da una centrale termica con caldaie tradizionali. Il fabbisogno annuo di energia per il riscaldamento risulta di
193.125 kWh/a mentre il fabbisogno di ACS di 19.100 kWh/a.