Enrico Ed Edoardo carloni

I

n economia aziendale si utilizza il

termine “mission” per esprimere

la ragione di esistenza di un’im-

presa, gli intenti e le finalità che

andrà a perseguire su un deter-

minato mercato nel corso del suo

ciclo vitale.

Sulle prime sembrerebbe un concetto ab-

bastanza scontato: di fatto quale altro sco-

po può avere un’impresa se non conseguire

un profitto e ripagare il capitale investito

dai cosiddetti “stakeholder”?

C’è logicamente molto di più.

C’è la volontà di costruire un proprio

modo di “stare sul mercato”, di forgiare

una propria identità, c’è interesse a fare

nuove cose, l’aspirazione di dare il proprio

contributo nel cambiamento di un piccolo

pezzetto di mondo. C’è la passione, la vita,

non solo dell’azienda, ma delle persone che

la animano nel tempo.

Il documento che andrete a sfogliare na-

sce da qui, dall’amore per una professione

praticata ormai da 50 anni e dalla consa-

pevolezza di dover mettere a disposizione

del mercato l’esperienza, il know how ac-

cumulati nel corso di questo primo lungo

tratto di esistenza.

Ci ritroviamo così, un pò a sorpresa,

nell’insolita veste di “presentatori” di que-

sto stampato a suo modo innovativo, pen-

sato per andare oltre alla tipica funzione

di catalogo fotografico e strutturato con

un indice che ricorda tanto quello di un

magazine. Non è certamente nostra inten-

zione rubare la scena alle innumerevoli ri-

viste specializzate che contraddistinguono

il settore: del resto l’esperienza di un me-

stiere non si costruisce mica in un giorno!

Sentivamo però la necessità di approfon-

dire temi che da anni alimentano quella

che è appunto la nostra mission: creare

soluzioni per migliorare l’accessibilità e la

vivibilità dell’ambiente bagno, pensando a

spazi che siano sicuri ed inclusivi.

Nelle pagine che andrete a leggere avrete

modo di capire meglio aspetti come il de-

sign universale o l’aging in place, appro-

fondire il tema del life caring, conoscere i

principi dell’ergonomia. e ovviamente am-

pie parti dedicate ai nostri prodotti.

Ci piace essere umili, pertanto abbiamo

capito sin da subito che la credibilit

à di un

progetto non può prescindere dal coinvol-

gimento di professionisti in grado di dar-

ci un punto di vista terzo, un contributo

esterno, non contaminato dal nostro mo-

dus operandi.

Questo documento che mi piace chia-

mare “catamagazine” restituisce dunque

un po’ di quello che siamo: parla della no-

stra esperienza, della nostra attenzione a

trasmettere concetti e temi spesso sotto-

valutati, della nostra passione, della nostra

vita. Della nostra mission, appunto.

Ci auguriamo possa incontrare il vostro

gradimento.

Il “catamagazine”