In Olimpia il “pronao” del tempio classico (465 a.C.) ha
un piano decorato con sassi di torrente, una specie di
“terrazzo veneziano”.
Il procedimento greco dei pavimenti cementati con
calce fu perfezionato in Italia. Con l’evoluzione di que-
ste “opere pazienti”, nei secoli, si prende coscienza che
le stesse non sono e non potranno mai essere “la pit-
tura per l’eternità” sebbene certi commessi dell’opificio
delle pietre dure di Firenze hanno una tale raffinatezza
che interpretano l’ordine pittorico. La collocazione del
pavimento Grandinetti qui presentata è “insolita” per il
valore che assume in qualsiasi tipo di arredamento, sia
esso minimalista o antico, sobrio o moderno.
In Olympia the “pronaos” of the classic temple (465 BC)
has a floor decorated with brook stones, a sort of “Vene-
tian terrace”.
This Greek procedure where the floors were cemented
with lime was perfected in Italy. With the evolution of these
“patient works of art” over the centuries, we have learned
that they are not and can never be “a picture for eternity”
even though some of the works by the hard stone mill in
Florence are so sophisticated that they come very close to
interpreting the pictorial order. The Grandinetti floor shown
here is “unusual” in its arrangement and gives added va-
lue to any type of furnishing, be it minimalist or antique,
sober or modern.
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Romanorum opus musivum OMA6
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