Il data center è progettato allo scopo di creare corridoi caldi e
freddi. L'aria fredda viene fornita esattamente nel punto
desiderato attraverso il pavimento, mentre l'aria calda ritorna
alle unità HPAC. In tal modo aumenta il set-point dell'aria e
l'efficienza energetica di tutto il sistema.
Efficienza
Facile ridondanza
Facile espansione
Investimento minimo
La soluzione a corridoi freddi e caldi permette di superare i limiti
dell'approccio tradizionale dove il sistema di raffreddamento tende a
mantenere stabile le condizioni medie della sala ma senza tener conto
dei bisogni dei singoli server.
Nell'ultimo decennio il panorama dei data
center è cambiato drasticamente. Pochi anni fa la
tipologia di un CED non era guidata dai carichi
termici, così la distribuzione dei server nelle sale era
guidata da altre necessità e portava ad una sola
temperatura di riferimento in tutto l’ambiente.
La temperatura standard della sala si attestava
generalmente attorno ai 18-24°C .
Quando i carichi termici all’interno delle sale sono
iniziati ad aumentare, è divenuto chiaro che era
necessaria una più razionale distribuzione del
calore: questo ha portato inevitabilmente al concetto
di corridoi caldi e freddi.
La sistemazione dei rack secondo tale logica
permette di portare l'aria dove serve, ovvero davanti
ai rack, riducendo notevolmente il mix fra aria calda
e fredda e contribuendo ad aumentare l'efficienza
del 20% se confrontato con un layout tradizionale.
D'altro canto questo concetto richiede due livelli di
temperature per essere propriamente definito e
l'ottimizzazione di tali temperature comporta un
notevole miglioramento delle condizioni operative
dei server.
12 l 13
32,2°C
26,7°C
21,1°C
15,6°C
10°C
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