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Raffrescamento passivo e attivo
Un ventilconvettore è un apparecchio che
deve essere collegato a una fonte di calore, ad
esempio una caldaia o una pompa di calore.
Se la pompa di calore è dotata anche di funzione
raffrescamento, si può utilizzare anche come
fonte di raffrescamento (acqua fredda) per il
ventilconvettore. Di serie, il ventilconvettore
presenta dotazioni che permettono di
utilizzarlo come elemento di riscaldamento
e raffrescamento. Con il ventilconvettore si
può raffrescare in modo passivo o attivo.
Nel raffrescamento passivo, lo scambiatore
di calore nel ventilatore si riempie d’acqua
fredda di temperatura compresa tra 17 e
20°C. Con queste temperature dell’acqua
l’aria interna non viene deumidificata. In tal
modo, la capacità di raffrescamento totale
rimane limitata. Il raffrescamento attivo avviene
alimentando lo scambiatore di calore con
acqua di temperatura compresa tra 7 e 12°C.
Utilizzando acqua a queste temperature, l’aria
viene anche deumidificata. La deumidificazione
dell’aria durante il raffrescamento contribuisce
a un maggiore senso di comfort nel periodo
estivo. L’acqua di condensa derivante dalla
deumidificazione deve essere scaricata
all’esterno o eliminata attraverso il sistema di
scarico dell’acqua sporca.
Il ventilconvettore Niva non è solo un prodotto estetico, ma anche di design.
Per questo è possibile verniciare il pannello anteriore con qualsiasi colore da voi desiderato (fornito di serie in colore S600 bianco leggermente goffrato).