Studio sul funzionamento

del raffrescamento radiante a pavimento

Basato su uno studio del 2007 del

Professor Bjarne Olesen, International

Centre for Indoor Environment and

Energy, Department of Mechanical

Engineering Technical University of

Denmark.

L’obiettivo di questo studio è valutare le

potenzialità del raffrescamento radiante in

Italia.

La valutazione si basa sulla simulazione

dinamica di una stanza in una casa singola

o in condominio usando uno specifico sof-

tware con dati di temperatura media in un

anno medio in diverse città d’Italia.

Il tipo di stanza, i materiali e gli isolamen-

ti di pareti, pavimenti e finestre sono stati

scelti sulla base delle abitudini costruttive

italiane.

La temperatura attiva da aprile ad ottobre

è usata per la valutazione delle prestazio-

ni di raffrescamento di un sistema radian-

te a pavimento. I risultati sono indicati

come distribuzione della temperatura attiva

durante il periodo di calcolo.

Gli altri parametri sono: temperatura

ambiente, temperatura di mandata e tem-

peratura superficiale del pavimento. Inoltre

è calcolata la quantità di energia rimossa.

I criteri generali per l’ambiente basati sugli

standard internazionali esistenti sono: tem-

peratura dell’aria minore di 26°C e supe-

riore ai 21-23°C, temperatura superficiale

maggiore di 19-20°C del pavimento.

Uno dei parametri principali è di evitare la

formazione di condensa sul pavimento o

nel sistema.

Quindi è considerata una temperatura

minima di mandata superiore al valore del

punto di condensa nella stanza. Inoltre il

programma di simulazione mantiene un

valore di umidità per la stanza che consi-

dera l’umidità esterna e l’umidità interna

prodotta dalle persone. Il sistema di raffre-

scamento radiante nel caso di riferimento è

un sistema standard, composto da un tubo

di 17 mm, posato con un interasse di 150

mm annegato nel massetto e coperto da

un pavimento (ceramica) con un resistenza

termica di R = 0.1 m2K/W.

Per differenti città le performance sono

state studiate per le condizioni di riferi-

mento con e senza deumidificazione ad aria

neutra lasciando che sia solo il pavimento

ad asportare il caldo dall’ambiente.

I risultati indicano una buona performan-

ce dell’impianto radiante in raffrescamento

quando, soprattutto nelle regioni centrali

e del sud, viene abbinato ad un sistema di

deumidificazione ad aria neutra. In questo

caso infatti, come mostrato dai diagrammi,

la temperatura ambiente è sempre compre-

sa entro i limiti di comfort.

I grafici a seguire riportano le differenze

di comportamento tra le varie città con e

senza deumidificazione ad aria neutra per

tutto il periodo di riferimento (da aprile ad

ottobre), espresso in percentuali di tempo.

I diagrammi successivi mostrano invece

l’andamento della temperatura ambien-

te, della temperatura del pavimento, della

temperatura di mandata e dell’energia (W/

m2) rimossa dalla stanza, durante l’ultima

settimana di luglio (la più calda dell’anno)

ed è rappresentato per tutte le città senza

e con deumidificazione ad aria neutra.

Condizioni di riferimento e legenda tabelle e diagrammi delle pagine seguenti

Codice della Nazione (Xx-Rom-S-03-01-02-03-TS)

It = Italia

Codice della città (It-Xxx-S-03-01-02-03-TS)

Pal = Palermo

02 = Carichi interni

Occupanti: 100W calore + 100g/h vapore

(0,00002778kg/s)]

Ombreggiatura (It-Rom-S-03-01-02-XX-TS)

03 = Ombreggiatura 50%

Copertura della pavimentazione (It-Rom-S-03-01-02-03-XS)

T = Piastrelle

Sistema di pavimentazione (It-Rom-S-03-01-02-03-TX)

S = Sistema standard con massetto di copertura

Tabelle 1.1,1.2 e 1.3

La prima colonna si riferisce alla percentuale

di tempo, fatto cento il periodo di riferimento

(da aprile ad ottobre) nel quale la temperatura

esterna rimane compresa in un certo intervallo di

valori, espressi nei differenti colori (ad esempio

l’intervallo di temperatura 22-24°C vale circa

20% del tempo preso in considerazione).

Le altre colonne, nella tabella 1.1 si riferiscono

con lo stesso criterio precedentemente illustrato

alla temperatura operativa nelle diverse località;

nella tabella 1.2 alla temperatura di mandata

dell’acqua; nella tabella 1.3 alla temperatura del

pavimento. Per le tabelle 1.1, 1.2 e 1.3 si consi-

dera l’ambiente raffrescato dall’impianto radiante

senza alcun tipo di deumidificazione.

Tabelle 2.1, 2.2 e 2.3

La prima colonna si riferisce alla percentuale

di tempo, fatto cento il periodo di riferimento

(da aprile ad ottobre) nel quale la temperatura

esterna rimane compresa in un certo intervallo di

valori, espressi nei differenti colori (ad esempio

l’intervallo di temperatura 22-24°C vale circa

20% del tempo preso in considerazione).

Le altre colonne, nella tabella 2.1 si riferiscono

con lo stesso criterio precedentemente illustrato

alla temperatura operativa nelle diverse località;

nella tabella 2.2 alla temperatura di mandata

dell’acqua; nella tabella 2.3 alla temperatura del

pavimento. Per le tabelle 2.1, 2.2 e 2.3 si consi-

dera l’ambiente raffrescato dall’impianto radiante

con deumidificazione ad aria neutra.

Tor = Torino

Orientamento della stanza (It-Rom-X-03-01-02-03-TS)

S = Sud-Nord

Strategie di regolazione (It-Rom-S-XX-01-02-03-TS)

03 = Ts = 0,52(20-Tex) +20-1,6*(To-22) e Ts>=15°C

Deumidificazione (It-Rom-S-03-XX-02-03-TS)

01 = Senza deumidificazione

Carichi interni (It-Rom-S-03-01-XX-03-TS)

Rom = Roma

Ven = Venezia

02 = Con deumidificazione ad aria neutra

[Luce: 50W - Apparecchi: 75W

38

UPONOR RADIANTE - LUGLIO 2014