ESECUZIONE
DELL’IMPIANTO
PULIZIA PREVENTIVA
SI consiglia fortemente di provvedere alla
preventiva pulizia dell’impianto per garantirgli
lunga vita e livelli prestazionali costanti nel
tempo.
Prima di caricare il circuito è necessario
eseguire un buon lavaggio fino a che l’acqua
non sia perfettamente pulita.
Il decapaggio è la la rimozione degli ossidi dai
metalli e dei residui di lavorazione (olii, trucioli,
residui di canapa, paste di cattiva qualità, ecc.).
Ricordiamo infatti che nuovo non vuol dire
pulito! È inoltre consigliata l’installazione di
un filtro defangatore sul circuito di ritorno
dell’impianto, prima di entrare in caldaia (o
pompa di calore), in modo tale da intercettare
le impurità che potrebbero danneggiare
scambiatore e circolatori.
MESSA A TERRA DELL’IMPIANTO
Bisogna ricordarsi inoltre di provvedere alla
messa a terra dell’impianto, per garantire
lunga vita ai materiali. Una volta realizzato
l’impianto di dispersione, bisogna accertarsi
che siano stati previsti tutti i collegamenti
necessari al conduttore di protezione.
Oltre alle apparecchiature elettriche, infatti,
la normativa prevede che si colleghino
all’impianto di terra anche le masse
metalliche definite “estranee”. È importante
che tubature metalliche, rubinetti, collettori
di distribuzione, valvole, caloriferi e caldaia
vengano messi a terra al fine di annullare
gli effetti di correnti dispersive provenienti
dall’ambiente circostante, causa di corrosioni
elettrochimiche con conseguente formazione
di “fanghi” e forature indesiderate.
AZIONE ANTIALGA
Si consiglia di addizionare al liquido
termovettore specifici prodotti con azione
battericida / antialga, per prevenire il formarsi
di impurità / alghe durante il funzionamento
dell’impianto.
PAVIMENTAZIONE:
posa su massetto
stagionato
La posa non può iniziare prima di 28 giorni
dalla stesura del massetto.
Prima di procedere alla posa della
pavimentazione il massetto deve essere
riscaldato: si consiglia comunque di non dare
inizio a questa operazione prima di 21 giorni
dal getto dello stesso.
Durante la fase di riscaldamento, la
temperatura di mandata non deve superare
un incremento giornaliero di 5°C e non deve
superare i 35°C.
Qualche giorno prima della posa della
pavimentazione il riscaldamento va spento,
oppure durante la stagione invernale, ridotto
alla temperatura di mandata di 15-18°C.
Se durante la posa del rivestimento l’impianto
è stato in funzione, la temperatura impiegata
non può essere variata per tre giorni (in caso
di rivestimenti elastici) o per 21 giorni con
rivestimenti di piastrelle o pietra.
Piastrelle e marmi: questi materiali sono i
più adatti per l’impianto di riscaldamento a
pavimento, in quanto sono caratterizzati da
una bassa resistenza termica.
Possono essere incollati direttamente sul
massetto stagionato, oppure posati con
un sottofondo di malta di allettamento in
csl, il quale va additivato come il “massetto
galleggiante” sottostante. Nel secondo caso
il massetto va comunque inumidito per
facilitare la presa.
Parquet: prima di iniziare la posa, è necessario
riscaldare il pavimento seguendo le modalità
sopra descritte, e mantenuto a regime per
almeno 15 giorni.
Il legno dovrà essere asciutto; pertanto è
consigliabile depositarlo e stenderlo per
almeno 8 giorni nel locale riscaldato affinché
perda l’umidità residua. Lo spessore massimo
non deve superare 13/15 mm. La temperatura
del pavimento va mantenuta per altri 3 giorni
dalla fine dei lavori di posa. Le modalità di
posa sono indicate dalla ditta fornitrice.
PVC: prima di iniziare la posa, è necessario
riscaldare il pavimento seguendo le modalità
sopra descritte.
Il rivestimento in PVC, in fogli o in piastre,
viene incollato sul massetto con colle al
neoprene o similari; evitare l’utilizzo di colle
bituminose.
Se il riscaldamento è rimasto in funzione
durante la posa della pavimentazione, la
temperatura del pavimento va mantenuta
costante per altri tre giorni dalla fine dei
lavori di posa.
Le modalità di posa sono indicate dalla ditta
fornitrice.
Moquette: prima di iniziare la posa è
necessario riscaldare il pavimento seguendo
le modalità sopra descritte. Scegliere un
tipo di moquette con resistenza termica
nota e comunque non superiore a 0,15 K/W
ed adatta al riscaldamento a pavimento.
La moquette deve aderire perfettamente
su tutta la superficie del pavimento per
facilitare la trasmissione del calore. La colla e
le modalità di posa sono quelle indicate dalla
ditta fornitrice.
Evitare l’utilizzo di colle bituminose.
Zoccolo battiscopa: rifilare la parte di fascia
periferica che sporge dalla pavimentazione. Il
giunto di dilatazione tra la pavimentazione e
lo zoccolo battiscopa deve essere di almeno 5
mm e va sigillato con materiale elastico.
PROVE DI COLLAUDO SECONDO NORMATIVA UNI EN 1264-4
Prova di tenuta
Una volta posati tutti i circuiti andrà effettuata la prova di tenuta idraulica come richiesto dalla
norma UNI EN 1264-4. Sui collettori dovranno essere collocati dei manometri per la verifica del
mantenimento costante della pressione a 2 bar nelle 5/6 ore della prova.
Il processo della prova di tenuta idraulica deve essere documentato.
Una volta effettuato il collaudo, l’impresa può provvedere alla gettata del massetto con impianto
in pressione a 4/5 bar.
Primo avviamento impianto
Questa operazione deve essere eseguita almeno 21 gg dopo la posa dello strato di supporto
di cemento o in conformità alle istruzioni del fabbricante e comunque dopo almeno 7 giorni
in caso di strati di supporto di anidride. Il riscaldamento iniziale comincia ad una temperatura
di alimentazione compresa tra 20 e 25°C, che deve essere mantenuta per almeno 3 giorni.
Successivamente, occorre mettere in funzione per altri 3 giorni l’impianto con acqua ad
una temperatura compresa tra 20 e 25°C. Il processo di avvio del riscaldamento deve essere
documentato.
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