INDICAZIONI DI POSA
La posa in opera del sistema radiante deve
avvenire strettamente in conformità agli
elaborati di progetto.
Fase preliminare: è necessario
assicurarsi che gli intonaci siano finiti fino al
solaio. La superficie del solaio deve essere
sufficientemente asciutta, pulita, orizzontale
e piana. Si consiglia di installare eventuali
condutture lungo le pareti perimetrali in
modo da non intralciare la posa delle piastre
isolanti. Evitare di intagliare l’isolante per
alloggiare le tubazioni; si formerebbero
dei ponti termo-acustici nocivi. Se molte
condutture attraversano il solaio è necessario,
compatibilmente con le quote del pavimento
finito, annegarle nel calcestruzzo al fine di
livellare il solaio. Nel caso in cui i lavori
vengano eseguiti durante la stagione
invernale, è bene che i serramenti esterni
siano già installati, o quantomeno ci siano
delle protezioni tali da evitare inconvenienti
derivanti dalle cattive condizioni atmosferiche.
Impermeabilizzazione (eventuale): per i solai
su terra, dove siano possibili infiltrazioni di
umidità dall’esterno, si consiglia la posa di una
guaina di impermeabilizzazione o di un foglio
in polietilene (PE) dello spessore di 0,2 mm,
opportunamente sormontato (almeno 10 cm),
che dovrà risalire sulle pareti fino ad un’altezza
di 15 cm.
Armatura di rinforzo (eventuale): l’uso di
armatura di rinforzo del massetto deve seguire
le regole dell’arte e le prescrizioni della
Direzione Lavori o Progettista. In nessun caso
l’armatura, o rete, può avere una funzione
di “antiritiro” del massetto. Costituita da
rete elettrosaldata (maglia 150 x 150 x Ø 4
mm) e collocata nella parte mediana del
massetto. Nelle giunture la rete deve essere
sufficientemente sovrapposta. L’armatura
ha lo scopo di contenere le dimensioni di
eventuali fessurazioni, non può tuttavia
evitarle del tutto.
L’armatura dovrà essere interrotta in
corrispondenza dei giunti di dilatazione.
Isolamento termico (eventuale):
compatibilmente con lo spessore definitivo del
pavimento, i solai su terra, le cantine o i portici
(non riscaldati) devono essere ulteriormente
isolati allo scopo di limitare le dispersioni
termiche verso l’esterno.
Fascia perimetrale: fissare, mediante chiodi o
colla, la fascia perimetrale su tutto il perimetro
del locale, sulle colonne e su ogni elemento
verticale.
Il foglio di polietilene della striscia si adagia
sopra la piastra isolante.
L’accuratezza nell’esecuzione è
importantissima affinché non si creino ponti
termo-acustici e non venga impedita la
dilatazione termica della soletta.
Giunti di dilatazione: i giunti già presenti nella
struttura portante dovranno essere rispettati
fino alla pavimentazione finale mediante
riempimento con materiali elastici.
Da tenere presente che, per effetto della
temperatura, si dilata di 0,01 mm/ml circa
per ogni grado di aumento di temperatura:
per questo motivo, superfici di massetto che
superano i 40 m
2
dovranno essere divise
con giunti di dilatazione e la lunghezza della
singola porzione di superficie non dovrà
comunque superare 8 / 10 ml (es. lungo i
corridoi).
I tubi dell’impianto di riscaldamento che
intersecano i giunti di dilatazione dovranno
essere opportunamente inguainati per
permettere una libera dilatazione reciproca tra
giunto e tubo. È necessario prevedere giunti di
dilatazione ad ogni soglia di porta.
Piastra isolante: cominciando dalla parte
opposta della porta, in aderenza alla fascia
periferica, posare le piastre isolanti utilizzando
l’incastro appositamente studiato.
Le piastre vanno posate con i giunti sfalsati per
rendere più stabile l’insieme.
Anche le zone non riscaldate devono essere
ricoperte dalle piastre.
La posa del tubo: si esegue fissando
un’estremità sul collettore di partenza
mediante l’apposito raccordo, dopo aver
infilato la relativa curva.
I primi circuiti dovranno essere quelli più
lontani dal collettore, cercando di evitare
accavallamenti. Il fissaggio del tubo ai pannelli
viene assicurato dal particolare profilo della
piastra: per mantenere in sede il tubo, laddove
tende a rialzarsi, utilizzare i fissatubo forniti
insieme alla confezione delle piastre isolanti.
Qualora l’addensamento dei tubi in prossimità
del collettore risultasse eccessivo rispetto agli
elaborati di progetto, è necessario provvedere
ad isolarne alcuni mediante guaina corrugata,
al fine di ripristinare il passo di progetto.
I progetti di posa indicano la lunghezza dei
singoli circuiti, per dare la possibilità di
confrontare i metri posati tramite i valori
di lunghezza riportati sul tubo, al fine di
ottimizzare il rotolo, suddividendolo tra i vari
anelli con il minimo scarto.
Contrassegno dei circuiti: subito dopo la posa,
prima del getto della soletta, è opportuno
contrassegnare con una targhetta le due
estremità del circuito al fine di evitare errori
(es. circuito n°7-mandata).
All’interno di ogni cassetta dovrà essere
presente uno schema del collettore con
l’indicazione dei vari circuiti.
Cassette e collettori: le cassette ed i collettori
devono essere installati in posizione centrale
rispetto alle aree da servire.
La distanza massima consentita tra il collettore
e l’anello non deve superare i 15 m.
Devono essere installati ad un livello superiore
rispetto a quello di posa dei tubi.
Massetto galleggiante: prima dell’esecuzione
del massetto, è necessario verificare l’integrità
della fascia perimetrale a garanzia di un
buon isolamento termo-acustico. Il foglio di
polietilene della fascia deve essere adagiato
sopra la piastra isolante.
I circuiti si mantengono in pressione (2 /
3 bar circa) fino alla stagionatura totale
del calcestruzzo in modo da evidenziare
eventuali rotture durante la fase del getto. Il
calcestruzzo, avente dosatura minima di 300
Kg/mc (300 Kg di cemento per mc di inerte),
miscelato con l’additivo fluidificante, sarà
steso senza particolari accorgimenti tecnici.
Lo spessore minimo previsto è di 45 mm,
misurato sopra il tubo.
Non accendere il riscaldamento per accelerare
il processo di stagionatura del calcestruzzo.
Carico dell’impianto: il carico dell’impianto
deve essere eseguito lentamente al fine
di ridurre al minimo le operazioni di sfiato
dell’aria. Per evitare inconvenienti dovuti alle
basse temperature, immettere nell’impianto
l’opportuna quantità di antigelo.
Collaudo idraulico: con tutti i circuiti aperti,
mettere in pressione la rete fino a 4 / 6 bar per
almeno 24 ore. Si consiglia di controllare e
stringere ulteriormente i raccordi e lasciare in
pressione. Assicurarsi che non ci siano perdite
osservando il valore indicato dal manometro
di controllo.
METRI LINEARI DI TUBO PER
M
2
IN BASE AL PASSO
PASSO
5
10
15
20
25
30
TUBO Ø11,6 / 12
TUBO Ø16 / 17
TUBO Ø20
-
-
-
10,0
10,0
10,0
-
6,6
6,6
-
5,0
5,0
-
-
4,0
-
4,0
3,3
ANELLO MASSIMO 60 M.
SISTEMA DI RIFERIMENTO: VARMO DRY
23
24
ANELLO MASSIMO 100 M.
SISTEMI DI RIFERIMENTO: VARMO FORM, VARMO WELD,
VARMO FLAT, VARMO ROLL.
ANELLO MASSIMO 150 M.
SISTEMA DI RIFERIMENTO: VARMO ROLL.