Una sonda collocata sull’uscita della cassa fumi, permette
di monitorare la temperatura dei fumi allo scarico.
Si ottimizzano con tale informazione le temperature
di lavoro del motore aspirante e della canna fumaria
mantenendo elevati i rendimenti ciclici.
In funzione del potere calorifico e dell’umidità della
legna utilizzata, potremmo avere temperature fumi molto
differenti a parità di ventilatore utilizzato, cioè a parità di
portata di aria comburente.
In particolare, utilizzando legna con limitato potere
calorifico, ad esempio il pioppo, e magari con elevata
umidità, potremmo avere una temperatura fumi di 140°C,
mentre utilizzando legna di faggio con ridotta umidità
potremmo avere una temperatura dei fumi oltre i 280°C.
Se la temperatura dei fumi è troppo bassa, ad esempio
inferiore ai 140°C, potremmo avere formazione di
condensa e di catrame nello scambiatore con deposito
di residui incombusti che nel lungo termine potrebbero
incendiarsi e causare danni seri alla canna fumaria e
all’ambiente riscaldato.
Se la temperatura dei fumi è troppo elevata, ad esempio
oltre i 200°C, si possono riscontrare i seguenti problemi:
a) essiccazione del cuscinetto e conseguente rumorosità
e usura del motore del ventilatore/aspiratore fumi
b) riduzione del rendimento termico del generatore e
conseguente eccesso di consumo di combustibile
Per ovviare a questi inconvenienti, la nuova elettronica
controlla la temperatura fumi e modificando il regime di
rotazione del motore stabilizza la temperatura all’interno
del range fissato dai parametri 14 e 15 della scheda
elettronica stessa.
Il funzionamento avviene in modo alternativo legna o
pellet richiamando il programma desiderato dall’utente
sul display del quadro elettronico, con l’opzione di far
partire automaticamente il pellet a fine carica di legna.
Con la soluzione tecnica adottata nel calcolo termo
tecnico non si sommano le potenze legna/pellet in quanto
il funzionamento è alternato e mai contemporaneo. Il
generatore LPA Duo Matic offre rendimenti elevatissimi
grazie allo scambiatore appositamente progettato sopra
alla camera di combustione.
Nel funzionamento a legna si consegue un risultato
superiore al 90%.
Nel funzionamento a pellet si raggiunge il 92%.
La tecnologia dello scambiatore a tubi fumo, consente
una modulazione della potenza della caldaia nel
funzionamento a legna fino al 50% e nel funzionamento
a pellet fino al 20%.
L’elettronica di gestione e controllo consente di modulare
il dosaggio di combustibile alle reali necessità degli
ambienti da riscaldare.
I tempi di alimentazione e sosta, in funzione del
combustibile utilizzato, sono tra i numerosi parametri
regolabili dal quadro di comando.
La funzione di mantenimento minimizza i cicli di
accensione e spegnimento.
L’accensione del pellet avviene in automatico, con un
flusso d’aria a temperatura superiore a 650 °C.
L’accenditore costruito in una lega speciale di acciaio
resistente ad alta temperatura, assorbe una potenza
elettrica limitata a circa 300 W per pochi minuti.
L’attenzione ai consumi, l’affidabilità del prodotto e la
sicurezza intrinseca fanno di ARCA il leader italiano nel
settore.