Trattamenti di protezione anticorrosiva
La corrosione è un processo elettrochimico spontaneo che causa l’alterazione distruttiva dei materiali metallici, degradandone le proprietà chimico-fisiche.
La differenza di potenziale tra metalli diversi o tra microaree dello stesso metallo (dovuto a variazioni della composizione chimica), la presenza di impurità
come zolfo o fosforo, tensioni interne od esterne dovute, ad esempio a correnti vaganti della rete elettrica di illuminazione o ferroviaria, sono le maggiori
cause della corrosione dei materiali metallici.
Nelle strutture formate da più metalli a contatto tra loro oppure immerse in un liquido, si genera un sistema paragonabile alla pila di Volta in cui il metallo
che possiede un più basso valore del potenziale di riduzione si corrode.
Altri elementi che causano la corrosione e l’ossidazione sono l’acqua e le soluzioni acide che si formano nell’ambiente, le soluzioni alcaline, quelle saline ed i
gas.
SMALTATURA AL CERAMIX
Il trattamento anticorrosivo “CERAMIX” è un sistema innovativo di protezione delle pareti metalliche introdotto dalle recenti evoluzioni sugli studi delle
resine.
Il trattamento ha le seguenti caratteristiche:
Lo smalto applicato è inerte ed insensibile alla corrosione grazie alla sua grande resistenza all’invecchiamento;
È idrorepellente ed impermeabile ai vapori ed all’umidità;
Ha un assorbimento praticamente nullo dell’umidità e la stabilità termica viene mantenuta sia alle alte temperature che a quelle basse, quindi
diventano sopportabili per lo smalto anche escursioni da –5°C a +95°C nonostante cicli frequenti e di massima sollecitazione;
Elevata resistenza all’urto e coefficiente d’attrito molto basso, il quale evita grossi e pericolosi fenomeni di aderenze, per il maggiore dei casi,
attribuibili alle incrostazioni calcaree;
Bassa costante dielettrica che si mantiene costante con il variare delle temperature di utilizzo;
Il trattamento si riassume nelle seguenti fasi:
Sabbiatura interna del serbatoio dell’acqua sanitaria e fosfatazione;
Lavaggio con acque demineralizzate e conseguente asciugatura;
Applicazione di polimeri e polimerizzazione degli stessi;
Applicazione delle resine;
Cottura in forno a ~200°C per 20 minuti.
VETRIFICAZIONE
Il trattamento con smalto porcellanato, detto anche “VETRIFICAZIONE”, si ottiene con l’applicazione di uno o due strati (a seconda dei casi) di smalto con
caratteristiche di resistenza all’acqua ed al vapore, che conferisce al prodotto trattato un’elevata protezione della salute e dell’ambiente.
L’ossigeno ed i sali minerali disciolti nell’acqua, rendono inevitabile la corrosione dei prodotti non trattati.
La completa affidabilità di questo tipo di trattamento deriva dalla sua composizione inorganica e dal legame creato tra lo smalto stesso e la superficie
metallica.
Dopo la cottura in forno a ~850°C secondo metodo Bayer e norma DIN 4753.3, lo smalto non assorbe acqua e non conduce ioni, quindi la vetrificazione
protegge la struttura del prodotto al 99,9%. Il rimanente 0,1% (dovuto ad eventuali punti scoperti) viene eliminato inserendo, all’interno del prodotto,
sistemi anticorrosivi di protezione come anodi sacrificali di magnesio o anodi con sistema elettronico permanente.
ZINCATURA A CALDO
Il trattamento anticorrosivo di zincatura a bagno caldo UNI EN ISO 1461 avviene per immersione del serbatoio decapato in un bagno zinco fuso con
temperatura di circa 450°C.
DECAPAGGIO
I bollitori costruiti con l’impiego di acciai inossidabili vengono trattati con procedimenti di decapaggio e passivazione a lavorazione e collaudo ultimati.
Protezione catodica
La corrosione di una struttura metallica avviene principalmente in zone in cui vi sia presente un passaggio di corrente (processo di ossido-riduzione) dalla
struttura verso il mezzo esterno (acqua o gas) causando un procedimento di dissoluzione della struttura stessa.
Data l’importanza di proteggere il metallo dalla corrosione, si impone il controllo sistematico dell’usura dell’anodo e l’eventuale immediata sostituzione nel
caso fosse consumato.
Protezione catodica mediante anodi di magnesio (di serie)
L’applicazione di anodi sacrificali di magnesio
è un metodo semplice ed economico per ottenere una protezione catodica.
L’anodo sacrificale crea una situazione analoga alla pila elettrica, dove per elettrodi si pongono l’anodo stesso e la struttura metallica da proteggere.
Avendo il magnesio una tensione di dissoluzione decisamente più alta degli altri metalli, la corrosione interesserà unicamente l’anodo, il quale si dissolverà
lentamente a vantaggio della struttura metallica da proteggere.
Protezione catodica mediante sistema elettronico a corrente impressa (a richiesta)
In alternativa al sistema galvanico (accoppiamento di materiali con diversi potenziali) esiste un metodo di protezione consistente nell’applicare alla struttura
metallica da proteggere una corrente continua uguale ed opposta neutralizzando le tensioni formate all’interno del serbatoio.
Grazie alle moderne tecniche, esiste un innovativo sistema elettronico di protezione catodica a corrente continua impressa.
I principali vantaggi sono:
protezione attiva mediante correnti impresse dall’esterno;
eccellente flessibilità di funzionamento per aderire alle mutevoli condizioni di rivestimento interno e della massa d’acqua;
abbattimento dei costi di manutenzione dovuti alla protezione permanente del sistema.
Note: I disegni e le foto sono rappresentativi. Dati tecnici e specifiche suscettibili di modifiche senza preavviso. Maggiori informazioni sul sito www.pacetti.it
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