Stabilimenti e capannoni industriali vengono progettati da costruttori e archi-
tetti in maniera tale da poter utilizzare l’intero volume degli ambienti e senza
che i vari settori impiantistici possano ostacolare le operazioni. Sistemi radian-
ti di riscaldamento strutturalmente integrati garantiscono un ampia libertà di
configurazione degli ambienti in base alle esigenze architettoniche e lasciano
completamente inalterata la capacità volumetrica dell’edi
ficio. Un sistema radi-
ante industriale offre una distribuzione uniforme della temperatura, un comfort
ambientale ottimale, l’assenza di correnti d’aria e rumore, non richiede manu-
tenzione e consente un notevole risparmio energetico. La durata dell’impianto
corrisponde inoltre alla durata di vita dell’edificio stesso e garantisce attraverso
un notevole risparmio energetico tempi brevi di ammortamento.
Efficienza energetica
Più le temperature d’esercizio si avvicinano alla temperatura ambiente più au-
menta l’efficienza energetica. L’impiego di pompe di calore o della tecnica del
calore residuo richiede superficie radianti di dimensioni molto grandi al fine di
lavorare con basse temperature di mandata. Solo il riscaldamento radiante a
pavimento in ambito industriale soddisfa questo requisito.
Isolamento termico
Componenti per l’isolamento termico negli impianti radianti industriali vengono
generalmente posati al di sotto della soletta in calcestruzzo quale isolamen-
to della zona interessata. A secondo del carico statico viene scelto polistire-
ne estruso ad alta densità oppure pannelli in lana di vetro. Il materiale per
l’isolamento deve essere resistente all’umidità e ai carichi ai quali viene sotto-
posto. Nel calcolo del coef
ficiente di trasmissione termica (valore U) secondo
le indicazioni della DIN 4108 devono essere considerati tutti gli strati fino alla
zona di impermeabilizzazione. Solo in presenza di omologazione apposita del
prodotto utilizzato è possibile includere il valore dell’isolamento nel calcolo del
valore U complessivo.
Tipologie costruttive
Tubazioni di riscaldamento possono essere integrate nelle seguenti tipologie
di solette:
Possono essere eseguiti trattamenti della superficie come ad esempio nel caso
del calcestruzzo alleggerito.
Varianti costruttive: le tipologie di fissaggio delle tubazioni tramite fas-
cette nei sistemi radianti industriali
Variante A: Cemento armato rinforzato, fissaggio delle tubazioni tramite fas-
cette posate sulla struttura metallica dell'armatura
Variante B: Cemento armato rinforzato, fissaggio delle tubazioni tramite fas-
cette in plastica direttamente sulla struttura metallica dell'armatura del pavi-
mento
Variante C: Calcestruzzo rinforzato con fibre di acciaio senza armatura, fissag-
gio delle tubazioni tramite fascette su lastra isolante
Dopo la posa dell’impianto radiante industriale esso dovrà essere messo in
pressione con acqua. La tenuta dell'impianto viene verificata prima della get-
tata del massetto. La prova a pressione può variare da un minimo di 4 bar a un
massimo di 6 bar e l’impianto dovrà rimanere in pressione fino all’ultimazione
del massetto. L'esito del collaudo deve essere documentato in un verbale sul
quale si riporterà la pressione alla quale è stato eseguito il collaudo.
Gettata del massetto
Il calcestruzzo premiscelato viene trasferito e distribuito attraverso condotti
nella zona di gettata e successivamente livellato e compattato.
Funzione di riscaldamento
Anche per gli impianti radianti industriali a pavimento è richiesta una prova di
prima accensione. Prima della messa a regime dell'impianto, occorre effettuare
una fase di preriscaldamento in base alla tipologia, qualità ed altezza del cal-
cestruzzo. Questa procedura deve essere eseguita secondo le indicazioni del
fornitore e da parte dell'esecutore della gettata. Il pre-riscaldamento dovrà av-
venire non prima di tre settimane dalla posa di un massetto di tipo cementizio.
Aree di applicazione
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