Francesco Simeti (Palermo, 1968) vive e lavora a Brooklyn (New York). È conosciuto per le sue instal-
lazioni site-specific che presentano scene esteticamente affascinanti che ad uno sguardo più attento
rivelano contesti più complessi. Simeti si appropria di immagini tratte da quotidiani e riviste sollevando
domande sulla natura e il ruolo che questo immaginario ha nella società.
L’arte pubblica ha un ruolo fondamentale nella sua pratica artistica. Negli Stati Uniti ha lavorato a progetti
commissionati da Percent for Art a New York, il Multnomah County in Oregon e ha realizzato installazioni
permanenti per le stazioni della metropolitana a Brooklyn, Chicago e Los Angeles.
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Francesco Simeti (Palermo, 1968) lives and works in Brooklyn (New York). He is known for his site-spe-
cific installations that present aesthetically appealing scenes which on closer inspection reveal more
complex contexts. Simeti appropriates images from newspapers and magazines, raising questions
about the nature and role of this imagery in society.
Public art plays a fundamental role in his artistic practice. In the United States he has worked on projects
commissioned by Percent for Art in New York, Multnomah County in Oregon and has created perma-
nent installations for underground stations in Brooklyn, Chicago and Los Angeles.
L’opera di Francesco Simeti ci fa immergere in un paesaggio fan-
tastico in cui piante e fiori avvolgono lo spazio in un tripudio di
vegetazione dall’aspetto invitante ma che osservata con attenzio-
ne nasconde delle anomalie.
Estrapolati da vecchi libri di fiori di montagna gli elementi
naturali sono riproposti sovradimensionati, ingigantiti al punto da
trasformare un possibile giardino in una giungla irreale.
Dietro alla bellezza apparente appaiono occhi preoccupati. Sono
gli occhi del mondo animale che impaurito guarda il nostro agire
nei confronti della natura, occhi che si confondono con la vegeta-
zione, ombre nell’oscurità che ci ricordano le nostre responsabili-
tà e che non siamo soli.
Nell’opera di Francesco Simeti un suadente senso estetico na-
sconde una lettura più profonda, più cruda, un monito alla nostra
società verso la devastazione ambientale e sociale che stiamo pro-
curando e che mascheriamo dietro a false apparenze. Un messag-
gio nascosto che bisogna cercare con attenzione e che ci invita a
non fermarsi in superficie.
L’opera Now What? è un modulo che si ripete creando un pat-
tern floreale dai colori caldi, dal raffinato senso estetico e da una
precisa costruzione formale.
Simeti è stato uno dei primi artisti in Italia ad aver utilizzato il
wallpaper come cifra stilistica e ad averlo tradotto in opera d’arte.
F. Simeti
Francesco Simeti’s work plunges us into a fantastic landscape in which
plants and flowers envelop the space in a riot of vegetation that looks
inviting but when observed carefully hides anomalies.
Extrapolated from old books on mountain flowers, the natural
elements are re-purposed in oversized form, magnified to the point of
transforming a possible garden into an unreal jungle.
Behind the apparent beauty appear worried eyes. These are the eyes
of the animal world, which is afraid to look at what we are doing to
nature, eyes that blend in with the vegetation, shadows in the darkness
reminding us of our responsibilities and that we are not alone.
In Francesco Simeti’s work, a persuasive aesthetic sense conceals a
deeper, more raw interpretation, a warning to our society about the
environmental and social devastation we are causing and which we
mask behind false appearances. It is a hidden message that we need to
search out with care and that invites us not to stop at the surface.
The work Now What? is a repeating module creating a floral pat-
tern of warm colours, a refined aesthetic sense and a precise formal
construction.
Simeti was one of the first artists in Italy to use wallpaper as a stylistic
device and to translate it into a work of art.
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