Ripartizione spese: problemi di base

Con i sistemi di regolazione e contabilizzazione individuali, resi indispensabili dal risparmio energetico, la CLASSICA RIPARTIZIONE

SPESE PER MILLESIMI può subire un drastico cambiamento.

PRIMA: tutte le spese di riscaldamento venivano divise per MILLESIMI legati quasi sempre ALL'AREA O AL VOLUME dei locali riscaldati

pertinenti ad una certa utenza. In alcuni casi, abbastanza rari, i MILLESIMI erano LEGATI ALLA POTENZA di tutti i radiatori installati

nell'abitazione.

DOPO: tutte le spese di riscaldamento relative al combustibile vengono divise per una parte in base ai millesimi usati fi no a quel

momento (QUOTA FISSA) ed una parte in base ai consumi (QUOTA VARIABILE).

Qualunque tipo di millesimi si usava prima per la quota fissa non cambia nulla.

Per la quota variabile può cambiare molto.

La quota variabile va divisa in base ai consumi, i quali sono sempre legati alla potenza dei radiatori installati nell'abitazione.

Se i millesimi usati prima erano relativi all'area o al volume dell'abitazione, a tutti gli effetti è un cambiamento di criterio, imposto dalle

nuove leggi nazionali o regionali. Se tutti utilizzano il loro impianto in maniera virtuosa oppure se nessuno è svantaggiato

notevolmente dal punto di vista termico (edificio ben equilibrato), questo nuovo tipo di divisione non genera problemi.

Se qualche inquilino è svantaggiato termicamente, oppure lascia tutti i suoi radiatori sempre aperti (capriccioso o freddoloso), la sua

spesa per il riscaldamento, relativa al combustibile, può superare quella di prima.

Ovviamente tenendo conto degli eventuali aumenti del combustibile, o dell'anno particolarmente freddo rispetto a prima.

Anche l'appartamento nel quale non è stato possibile installare il sistema si trova in queste situazioni; se poi era anche svantaggiato

termicamente, la cosa peggiora. Se un inquilino si trova a pagare più di prima, è molto probabile che contesti la ripartizione spese e

tutto il nuovo sistema.

Termoautonomo wireless

DA 07/2011