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La sinestesia è un’esperienza di percezione simultanea, un processo
che consiste nella sovrapposizione spontanea e non razionale di
più sensi. Concetti anche molto distanti fra loro vengono accostati
tramite associazioni di sfere sensoriali differenti.
Con la seconda collezione portiamo sul tappeto qualcosa che
tappeto non è, trasportando occhio e mente in un universo di
connessioni personali e immaginifiche. Un viaggio ai limiti dell’onirico
in cui la realtà si distorce, si contorce e si mescola mentre le
percezioni si espandono.
Dopo una prima collezione fatta di colori accesi e soggetti vivaci,
proseguiamo l’esperienza sinestetica con una linea più raffinata e a
tratti minimalista, che esamina linguaggi sfumati, contrasti percettivi,
anche forti, ma sempre mantenendo un equilibrio armonioso di colori
e forme.
Intendiamo fare una proposta che richiami il mondo dei tappeti
classici rivisitandoli con elementi di materie che non ci si aspetta di
trovare su un tappeto, come ad esempio legno, carta, cemento.
L’effetto sorpresa è ciò a cui puntiamo: ingannare l’occhio
dell’osservatore a tal punto da spingerlo a chiedersi “Ma è davvero
un tappeto?” e forse perfino ad allungare una mano per avere la
conferma tattile dell’oggetto che ha davanti.
Un vero gioco di sinestesia.
Synaesthesia is an experience of simultaneous perception, a
process that consists of the spontaneous and non-rational
connections of several senses. Even very distant concepts can be
linked through associations of different sensory spheres.
With the second collection we bring to the rug something different,
transporting eye and mind into a universe of personal and
imaginative connections. A journey to the limits of the oneiric where
reality is distorted and mixed while perceptions expand.
After a first collection featuring bright colours and lively subjects,
we continue the synaesthetic experience with a more refined
and at times minimalist line, which examines nuanced languages,
perceptive contrasts, even strong ones, but always maintaining a
harmonious balance between colours and shapes.
We intend to make a proposal that recalls the world of classic
rugs, revisiting them with elements of materials that one would not
expect to find on a rug, such as wood, paper, cement.
The surprise effect is what we are aiming for: to deceive the eye
of the observers to such an extent as to make them think “Is this
really a rug?” and perhaps even to reach out a hand to have a
tactile confirmation of the object in front of them.
A true synaesthesia.
Synaesthesia II