Le tabelle e i diagrammi di
progettazione rapida offrono una
panoramica completa delle
reciproche dipendenze tra i
parametri da considerare:
1. Flusso termico aerico nel
riscaldamento e nel
raffrescamento radiante q [W/m
2
]
2. Resistenza termica del
rivestimento R
λ,B
[m
2
K/W]
3. Interasse di posa V
z
[cm]
4. Salto termico medio tra
temperatura media dell’acqua e
temperatura ambiente ∆θ
H
= θ
H
-
θ
i
[K]
5. La curva limite rappresenta la
situazione in cui sono raggiunte
le massime temperature
superficiali
6. Salto termico tra temperatura del
pavimento e temperatura
ambiente θ
F,m
- θ
i
in [K]
7. Temperatura di mandata di
progetto θ
V,des
[°C]
Fissati tre valori, è possibile
ricavare tutti gli altri parametri.
È anche possibile verificare
velocemente come varia il flusso
termico aerico in funzione delle
variazioni della temperatura media
del pavimento o dell’acqua.
Nella progettazione dell’impianto,
occorre tenere conto dei limiti di
temperatura superficiale imposti a
livello medico e fisiologico.
La differenza fra la temperatura
superficiale media del pavimento e
la temperatura ambiente determina
una curva caratteristica lungo la
quale è possibile individuare la resa
termica del sistema.
Le temperature superficiali
massime per le zone occupate
(soggiornali) e periferiche
(perimetrali), così come definite
nella UNI EN 1264, individuano il
flusso termico aerico massimo e
sono rappresentate nel diagramma
di progettazione dalle curve limite.
Il salto termico medio tra le
temperature dell’aria (ambiente) e
del fluido (acqua) ∆θ
H
è la differenza
media logaritmica tra il salto tra le
temperature di mandata (θ
V
) e
ritorno (θ
R
) dell’acqua e la
temperatura interna (θ
i
) ed esprime
l’effetto della caduta di temperatura
dell’acqua rispetto a quella ambiente.
∆θ
H
=
θ
R
- θ
i
θ
V
- θ
R
29°C nella zona soggiornale
35°C nella zona perimetrale
33°C nei bagni
ln
θ
V
-θ
i
8 l Uponor Klett