Designazione del polietilene

La classificazione del polietilene, si basa sul MRS (Minimun

Required Strenght – Resistenza minima richiesta) che rappresenta

il valore minimo garantito del carico di rottura del materiale sotto-

posto ad una tensione circonferenziale, alla temperatura di 20°C

per 50 anni di servizio continuo. Tale parametro si estrapola in

modo statistico dalle curve di regressione, ottenute osservando

diversi campioni di provini sottoposti a diverse pressioni e tempe-

rature. I metodi più comunemente usati sono i test di resistenza

alla pressione idrostatica su campioni mantenuti in pressione alla

temperatura di 80°C e con valori di tensione circonferenziale varia-

bile in funzione del materiale. I test consentono di ottenere curve

di regressione estrapolate a 50 anni e 20 °C, di definire la tensione

circonferenziale idrostatica minima garantita e di individuare i punti

in cui le rotture si trasformano da duttili in fragili.

Il valore dell’MRS espresso in MPa, moltiplicato per 10, classifica il

tipo di polietilene (PE).

Es. MRS 8,0 X 10= PE80.

Consideriamo così i seguenti tipi di polietilene:

1a generazione MRS 6.3 (PE 63)

Le resine di prima generazione, realizzate con il sistema monomo-

dale, sono pressoché scomparse dal mercato a favore delle resine

di nuova generazione.

2a generazione MRS 8.0 (PE 80)

Queste resine prodotte inizialmente con il sistema monomodale e

successivamente anche con il sistema bimodale, rientrano nelle

resine con MRS 8.0. Con il processo di polimerizzazione bimodale,

si è migliorata la resistenza e rigidità nel tempo. La resina MRS

8.0 può essere prodotta sia con il sistema di polimerizzazione

monomodale sia di tipo bimodale ed è utilizzata sul mercato per

applicazione specifiche, come ad esempio il trasporto di gas

combustibile.

3a generazione MRS 10.0 (PE 100)

Questo materiale è classificato come resina MRS 10.0 e cono-

sciuto come polietilene di terza generazione. Nel processo di

produzione esclusivamente bimodale, la presenza elevata del

comonomero permette di avere un polietilene con caratteristiche

meccaniche decisamente superiori a quelle precedenti.

4.1.2. Proprietà del polietilene

Proprietà meccaniche

Il polietilene è una resina termoplastica a struttura parzialmente

cristallina, appartenente al gruppo delle poliolefine. Le costanti

sollecitazione meccaniche tendono, nel tempo, a deformare

la materia. L’influenza della temperatura sui materiali plastici si

evidenzia anche nel loro comportamento visco-elastico. Sotto

l’azione di una sollecitazione meccanica costante, il polietilene

subisce una deformazione e, una volta rimosso il carico, essa è

recuperata solo parzialmente. All’aumentare della temperatura,

tale comportamento è ulteriormente evidenziato. Quando si deve

operare ad una temperatura costante e continua maggiore di 20°C

la pressione di esercizio ammissibile (PFA) per condotte adibite al

trasporto acqua deve essere ridotta considerando i coefficienti di

riduzione indicati in tabella UNI EN 12201.

Tabella 1.

La pressione operativa (PFA) si ricava con la seguente equazione:

PFA = fT x fA x PN

fT Coefficiente della Tabella 1.

fA è il fattore di riduzione riferito all’applicazione (per il trasporto

d’acqua fA = 1).

PN è la pressione nominale.

Es: tubo PFA16 bar che lavora a 40° di T° = 16 x 0,74 = PFA 12 bar

Proprietà termiche

Il polietilene ha un elevato coefficiente di dilatazione termica, pari

a 0.2 mm/m °C. Ad esempio a 20°C un tubo lungo 1 m, portato a

40°C diventa 1m + 4mm, mentre a 0°C diviene 1m - 4mm.

Questo fenomeno è da considerare durante la posa, la lavorazione

e il riempimento dello scavo. Una volta interrata la dilatazione

termica è contenuta e difficilmente potrà influenzare la condotta

stessa. Il riempimento dello scavo dovrebbe essere fatto sempre

nella giornata e per brevi tratti, in maniera progressiva e monodi-

rezionale, per evitare sforzi sulle giunzioni dovuti ai ritiri delle tuba-

zioni durante le ore notturne. Il PE100 ha una conducibilità termica

0.45 W/m °K.

Proprietà chimiche

A temperatura ambiente, il polietilene è in grado di resistere alla

maggior parte degli agenti chimici.

E’ sconsigliato l’impiego per il trasporto di agenti molto ossidanti

quali acido nitrico concentrato e acido solforico fumante.

All’aumentare della temperatura la resistenza chimica del materiale

diminuisce.

Sotto i 60°C, il polietilene è praticamente insolubile in quasi tutti i

solventi, sia di tipo organico sia inorganico.

Per la scelta del polietilene per il trasporto di un particolare tipo

di fluido è opportuno che il progettista tenga in considerazione le

condizioni di esercizio della condotta, il tipo di fluido convogliato,

la pressione e la temperatura di esercizio. Per la compatibilità dei

materiali, vedere le tabelle delle pagine successive.

TEMPERATURA COEFFICIENTE

20°C 1,00

30°C 0,87

40°C 0,74

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