Linea di teleriscaldamento PREMANT

Precarica termica

Un'ulteriore misura applicabile per ridurre adeguatamente la tensione

massima, con linee a tubazione lunghe con area di adesione, è la pre-

carica termica della linea. A tal scopo si riscalda il tubo, posato nello

scavo e ancora scoperto, fino a raggiungere la temperatura media tra

stato di posa e stato di esercizio, quindi, con tubo riscaldato, si copre il

tubo con sabbia e infine lo si raffredda.

In tal modo il tubo a temperatura ambiente è sottoposto ad una

continua tensione di trazione. Quando la linea si riscalda, la tensione

di trazione diminuisce in modo lineare, raggiungendo il valore zero alla

temperatura di precarica e, se il riscaldamento prosegue, si trasforma

in tensione di pressione.

La differenza di tensione massima viene divisa in due percentuali quasi

identiche di pressione e tensione di trazione, che risultano inferiori alla

tensione massima ammessa.

sv

max

=±E

S

·a

t

·(∆T-∆T

V

) [N/mm2]

Con una temperatura di precarica di 70 °C e differenza di temperatura

∆T

V

= 60 K, si ottiene per St 37.0 un valore massimo di:

sv

max

= 147 N/mm2.

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mente positiva, in quanto la tubazione in tal modo non è soggetta a

tensioni per la maggior parte dell'anno.

Se si aumenta la temperatura di precarica superando la temperatura

media, va tenuto conto del fatto che i parametri dei materiali risultano

sempre meno idonei all'aumentare della temperatura.

Procedura:

a) Posa della linea nello scavo aperto. Gli elementi di assorbimento

della dilatazione dovrebbero essere già saldati. Per ottenere una

dilatazione corretta della linea, è possibile creare un punto di anco

raggio con un riporto di terreno su un tratto di lunghezza Ls.

Ls = L · Gges · μ/F

R

b) Inserimento di punti di misurazione in punti adeguati.

c) Calcolo della variazione ideale di lunghezza (dilatazione libera) in

base ai punti di misurazione.

d) Calcolo della temperatura ottimale di precarica, che permetta di non

superare la tensione massima ammessa né in stato operativo, né in

fase di raffreddamento.

e) Riscaldamento della linea alla temperatura di precarica determinata.

Risulta particolarmente economico effettuare il preriscaldamento

con l'acqua di ritorno di una rete di riscaldamento già esistente. In

alternativa è possibile effettuare la precarica con vapore a vuoto,

aria calda o elettricità. L'utilizzo dell'elettricità risulta la procedura

più consigliabile - dal punto di vista operativo.

È anche possibile effettuare la precarica su sezioni, in quanto

soprattutto nelle aree del centro cittadino il tracciato è raramente

completamente aperto.

f) Misurazione della dilatazione reale e paragone con quella ideale.

Se la dilatazione ottenuta fosse insufficiente, è possibile surriscalda

re brevemente la linea, per superare l'attrito sul letto

dello scavo. Quando si è raggiunta la dilatazione calcolata, tornare

quindi alla temperatura di precarica richiesta.

g) Inserimento del cuscino di dilatazione e fissaggio dello stesso per

evitarne lo spostamento.

h) Regolazione dei tubi.

i) Riempimento dello scavo e compattazione del terreno. In tale fase

la temperatura di precarica va mantenuta entro la deviazione

ammessa di ± 5 °C.

j) Raffreddamento e ritiro della tubazione. In tale fase gli elementi di

dilatazione vengono ripiegati e inseriti nel cuscino, vale a dire

sottoposti a precarica e quindi, una volta posati, risultano

costantemente sotto tensione di trazione.

k) Misurazione della dilatazione residua dopo il raffreddamento.

s

Vmax

+

– s

Vmax

– s

Vmax

T

V

T

U

Poiché la tensione massima rimane costante in tutta l'area di adesi-

one, la lunghezza del tubo precaricato non ha limiti. Inoltre l'area di

scorrimento risulta decisamente ridotta, vista la differenza minima di

temperatura. Le dilatazioni termiche si presentano solo nell'area di

scorrimento, quindi si avranno solo dilatazioni residue minime, che

vengono assorbite dagli elementi di dilatazione. Rispetto alle linee non

precaricate, si possono pertanto ridurre notevolmente tali elementi di

dilatazione.

Inoltre si riduce il numero degli elementi di assorbimento della dila-

tazione, in quanto l'intera linea non va suddivisa in tratte singole con

lunghezza massima di posa.

Per il calcolo dell'area di scorrimento Lg e della dilatazione residua Δl

si applicano le seguenti formule:

Lg=[E

S

·A

S

·at·(∆T-∆T

V

)+F

p

-F

el

]/F

R

‘[m]

∆L = [at · (∆T - ∆T

V

) + (F

p

-F

el

)/E

s

· A

s

] · Lg/2 [mm]

Il fatto che la tensione del tubo, con normale temperatura di esercizio

(80 - 90 °C), risulti quasi uguale a zero è una caratteristica decisa-

12.07.2021

Con riserva di modifiche tecniche.

T

B

Con precarica

Senza precarica